Differenze tra Keplero, Copernico e Galilei: una sintesi

In questo riassunto troverete spiegate in modo chiaro le differenze tra Keplero, Copernico e Galilei, tre fra i protagonisti della Rivoluzione Scientifica, che tanti cambiamenti politici e sociali ha causato dal Cinque-Seicento in poi. Vi potrebbe tornare utile sia per interrogazioni e compiti in classe sia per approfondire alcuni aspetti di un secolo, il XVII, dopo il quale nulla fu più come prima.

Keplero, riassunto del pensiero e delle scoperte

Partiamo dal riassunto su Keplero (1571-1630). Egli è stato un filosofo, astronomo e matematico, strenuo difensore del sistema copernicano, basato sull’idea secondo cui la Terra ruoti attorno al Sole. Ha studiato con attenzione l’Universo e i moti dei corpi celesti, attraverso cui ha elaborato le celebri tre leggi di Keplero relative al movimento dei pianeti.

Con tali leggi Keplero ha rivoluzionato l’astronomia e la meccanica diventando per questo uno degli studiosi di riferimento della Rivoluzione scientifica. Le tre leggi possono essere sintetizzate in questo modo:

  1. Legge delle orbite ellittiche: le orbite dei pianeti del sistema solare sono ellittiche e il Sole occupa uno dei due fuochi delle ellissi;
  2. Legge delle aree: il raggio vettore che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali;
  3. Legge dei periodi: i quadrati dei tempi che i pianeti impiegano a percorrere le loro orbite sono proporzionali al cubo del semiasse maggiore.

Le leggi di Keplero trasformano l’universo in un grande orologio che svolge perfettamente la propria funzione spazzando via la concezione animista secondo cui i pianeti sono mossi da un’anima che risiede all’interno di essi.

Secondo Keplero solo il Sole possiede un’anima, che può essere sostituita con il termine “forza” per non correre in errori di cattiva interpretazione. Il Sole è al centro dell’Universo, è immobile ma rende possibile il moto dei pianeti e della Terra stessa, ed elargisce la vita; non a caso Keplero paragona il sole al Dio Padre (un modo, questo, anche per aggraziarsi la comunità religiosa ed evitare di esser costretto ad abiurare come fece Galileo Galilei).

All’interno del suo capolavoro intitolato Astronomia nova (1609), in cui cui spiega per la prima volta la sua seconda legge, Keplero dice chiaramente che il Sole è dotato di una forza magnetica, capace di creare un vortice per mezzo del quale vengono mossi tutti i pianeti, i quali seguono la propria orbita. Quest’ultima non è un cerchio – come credevano gli astronomi del passato – ma un ovale: è un passo avanti nella storia della scienza poiché si parla delle ellissi, cioè di curve simili a cerchi allungati caratterizzati dalla presenza di due fuochi, cioè due punti fissi.

Sintesi del pensiero e delle scoperte di Copernico

La Rivoluzione scientifica viene fatta convenzionalmente iniziare con la pubblicazione dell’opera De revolutionibus orbium coelestium di Niklas Koppernigk (1473-1543), cioè Copernico, pubblicata nell’anno della sua morte.

Quest’opera ha ispirato gli scienziati successivi perché ha permesso il superamento del sistema tolemaico-artistotelico, quindi il passaggio dal geocentrismo all’eliocentrismo. Secondo tale teoria la Terra non si trova al centro dell’Universo, ma è il Sole che è posizionato al centro delle orbite degli altri pianeti.

Numerose sono le altre idee rivoluzionarie di Copernico: basti pensare alla corretta definizione dell’ordine dei pianeti o del moto di rotazione, che descrive il movimento giornaliero della Terra attorno al proprio asse e dura precisamente 23 ore, 56 minuti e 4 secondi (il cosiddetto “giorno siderale”).

Nel Commentariolus (pubblicato tra il 1507 e il 1512) Copernico ha elaborato sette petitiones, cioè postulati con i quali spiega nei dettagli la propria teoria e che possono essere riassunti nell’elenco che segue.

  • La Terra non si trova al centro dell’Universo ma essa è il centro della propria massa e della Luna;
  • Il centro dell’Universo coincide con il centro dell’orbita terrestre;
  • Il Sole è posto nei pressi del centro dell’orbita terreste e attorno ad esso ruotano tutti i pianeti, compresa la Terra;
  • I movimenti del firmamento non appartengono a esso (resta immobile assieme all’ultimo cielo), ma sono movimenti apparenti causati dal movimento reale della Terra;
  • La terra compie più movimenti (moto di rotazione e moto di rivoluzione).

Keplero e Copernico differenze: un approfondimento

Keplero è stato ispirato dal sistema copernicano, così come gli scienziati che hanno vissuto nel pieno della Rivoluzione scientifica. Egli deve molto all’eredità di Copernico ma non ha mai seguito ciecamente il nuovo modello dell’Universo.

Con senso critico e attraverso l’osservazione (a differenza di Galileo, non ha mai utilizzato un telescopio preciso), Keplero ha apportato novità nella cosmologia: se per Copernico il centro dell’universo coincideva con il centro dell’orbita della Terra, secondo Keplero era il Sole che si trovava al centro di tutto, che donava movimento e vita, l’unico corpo celeste dotato di un’anima.

Non solo, Keplero aggiunse pure che la Terra e i pianeti seguivano un moto davvero uniforme e non solo apparente, come invece sosteneva Copernico. Ciò sta a significare che il movimento della Terra non crea un movimento fittizio, finto, apparente degli altri corpi celesti (che in realtà quindi starebbero fermi), ma che anche i corpi celesti sono dotati di un movimento causato dal Sole.

Copernico ha posto le basi per la nuova cosmologia, recidendo il legame con l’antica tradizione aristotelica-tolemaica, ma Keplero nonostante questo ha mosso una critica nei suoi confronti: a suo avviso Copernico aveva posto troppa attenzione allo studio dell’opera Almagesto di Tolomeo e poca allo studio del cielo.

Riassunto Galileo Galilei: il rapporto con Keplero e Copernico

Galileo Galilei ha avuto a sua disposizione uno strumento di grande precisione, che gli ha consentito di studiare più attentamente l’universo: il telescopio. Ha potuto così smontare la teoria secondo cui il Sole è perfetto e immobile, cara e Keplero e Copernico.

Galilei ha osservato per primo le macchie solari, dimostrando la sua imperfezione; inoltre ha preso le distanze dal modo di concepire il cosmo da parte di Keplero perché quest’ultimo, quando parla dell’anima del Sole e lo paragona a Dio, cade a suo avviso in una sorta di misticismo che per uno scienziato come Galilei non può essere assolutamente accettato perché tutto deve essere sottoposto a esperimenti, tutto deve passare al vaglio del metodo scientifico sperimentale.

Una piccola nota storica vi renderà più chiaro il rapporto tra i due. Galileo si era inizialmente congratulato per le scoperte di Keplero, il quale, entusiasta per quegli apprezzamenti, ha cercato di instaurare un rapporto epistolare col collega, che però, dopo aver scoperto quella sorta di misticismo ha evitato ogni tipo di confronto.

Nell’opera Dialogo sopra i due massimi sistemi (1632) Galileo Galilei difende a spada tratta il sistema copernicano facendo parlare il personaggio, uno scienziato realmente vissuto, Filippo Salviati. La diffusione della teoria copernicana, divenuta un vero e proprio pericolo per la struttura dell’universo cara alla Chiesa (con la Terra al centro dell’universo), ha portato all’abiura dello scienziato il 22 giugno 1633: egli ha dovuto rigettare tutte le sue teorie ed è stato confinato dal Sant’Uffizio nella sua villa ad Arcetri.

Riassunto brevissimo Keplero, Copernico e Galilei

Vediamo ora un riassunto brevissimo su Keplero, Copernico e Galilei che vi potrebbe permettere di fare il punto della situazione e schiarire ulteriormente le idee.

Copernico ha sostituito il sistema aristotelico-tolemaico dell’Universo, cioè geocentrico, con quello eliocentrico: la Terra ruota attorno al Sole; Keplero ha aggiunto che il Sole ha un’anima, una forza magnetica in grado di creare vortici che consentono il movimento dei pianeti, dei quali si parla nelle famose tre leggi di Keplero. Con l’uso del telescopio Galileo ha scoperto che il Sole non è perfetto (è caratterizzato dalla presenza di macchie solari) e si è allontanato dal misticismo di Keplero. Per aver dato basi più solide al sistema copernicano nel suo Dialogo sopra i due massimi sistemi Galileo viene costretto all’abiura nel 1633.