Tema su sé stessi per scuola media: descriversi in modo originale

Qui di seguito vi presentiamo un tema su sé stessi per scuola media. Non aspettatevi un testo eccessivamente semplice perché al contrario intendiamo fornirvi un esempio di traccia strutturata intelligentemente e usando un lessico ricco. Se l’obiettivo è descriversi in modo originale il tema fa per voi: anche se ci siamo ovviamente soffermati sugli aspetti che un testo del genere deve includere per forza abbiamo cercato di farlo con un po’ di creatività.

Tema su sé stessi scuola media: come iniziare

In questo tema su sé stessi pensato per la scuola secondaria di primo grado iniziamo in modo originale citando quanto verrà scritto in una futura carta d’identità. Ci presentiamo non solo con nome e cognome ma anche parlando del soprannome. Ovviamente sono tutte informazioni che dovrete inserire voi sostituendole a quelle che trovate in corsivo in verde.

Descrivi te stesso, tema svolto: la struttura

Descrivi te stesso è il tema svolto che vi è stato assegnato, quindi, originali o meno, non potete sorvolare su certe informazioni perché è di voi che dovete parlare; ecco perché il testo prosegue raccontando del proprio luogo di nascita fantasticando anche sul posto in cui si sarebbe voluti nascere, del proprio giorno di nascita e del segno zodiacale, della famiglia e delle proprie passioni.

Descrivere sé stessi in modo originale, tema: la conclusione

Per descrivere sé stessi in modo originale in un tema bisogna lasciare il segno con una bella conclusione. In questo caso ci si rivolge alla classe in cui si è stati inseriti parlando dei vecchi amici e augurandosi di passare degli anni indimenticabili assieme, anche se precisiamo di essere consapevoli di non poter andar d’accordo con tutti.

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Presentazione di sé stessi, esempio svolto da copiare

Vi ricordiamo che prima di copiare questo esempio di presentazione di sé stessi dovrete fare attenzione a inserire i vostri dati al posto di quelli evidenziati in verde e messi in corsivo: immaginerete infatti che non potevamo di certo inventarci nomi, cognomi ecc. Buona lettura!

Ciao a tutti e tutte! Vorrei presentarmi in poche righe, anche se già so che alla fine aggiungerò dettagli su dettagli, e queste righe non saranno affatto poche. Vengo subito al dunque: quando avrò la mia carta d’identità, alla voce “nome” troverò scritto Nome, che non è un nome particolarissimo, lo so, ma in fondo mi piace. E il soprannome ancor di più: gli amici e le amiche mi chiamano soprannome, e non solo loro ormai, visto che pare che chiunque abbia dimenticato il mio nome. Non chiedetemelo, vi anticipo: vi do il permesso di chiamarmi così.

Non ho ancora questa carta d’identità che segna il nostro ingresso nel mondo dei grandi, o quasi, ma, se non sbaglio, dopo il nome e il cognome si trovano indicati il luogo e la data di nascita. Ebbene, sono di nome luogo di nascita, quindi nessuna sorpresa: siamo quasi tutti e tutte dello stesso posto, e, anche se c’è chi vorrebbe vivere altrove, a me non dispiace affatto star qui perché è forte il legame che ho con la città, con i suoi parchi e i suoi negozi, e con tutte le sue strade. Almeno con quelle che ho conosciuto. Se proprio dovessi scegliere dove rinascere? Beh, sarebbe nome città in cui si vorrebbe vivere: l’ho vista tempo fa in un video su TikTok e mi ha colpito per i suoi colori e per le abitazioni, per i tantissimi negozi e anche per la gente che sembrava molto accogliente.

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Sì, volete sapere quando sono nato per il segno zodiacale. Vi accontento: mi hanno raccontato che il data di nascita con giorno, mese e anno ho iniziato a piangere in ospedale e ho smesso solo quando sono tornato a casa, come se l’avessi riconosciuta subito. Non per niente mi dicono sempre che sono un po’ fastidioso e che non mi va bene mai nulla: sarà un difetto del mio segno? Ogni segno zodiacale è così, o almeno così si dice. Non credo nell’oroscopo, anzi fino a qualche tempo fa non sapevo neanche della sua esistenza, ma in tanti si descrivono partendo dal proprio segno, quindi non potevo che farlo anche io.

In casa siamo in numero componenti famigliari compreso chi scrive. Siamo molto legati l’uno all’altra, cerchiamo di non litigare, anche se è molto difficile, e, se c’è una cosa che mi hanno insegnato, quella è parlare dei propri problemi senza vergognarsi; so che posso sempre contare sulla mia famiglia e che non c’è nulla di cui non si possa discutere assieme. Ecco perché in fondo mi sono sempre sentito al sicuro.

Le mie passioni? Passione n°1 con verbo all’infinito (es. disegnare) mi piace tantissimo, ho iniziato a pochi anni e non ho mai smesso, forse perché mi fa stare bene e mi tranquillizza: è come se mi sfogassi isolandomi dal resto del mondo. Anche passione n°2 con verbo all’infinito (es. giocare a calcio, fare pallavolo ecc.) è una passione a cui non rinuncerò mai: mi permette di conoscere posti nuovi, di fare amicizia e di uscire più spesso, e questo è un bene, visto che in famiglia cercano di tenermi continuamente in casa perché, dicono, non si sa mai… Ho tante altre passioni ma quelle che dovevano essere poche righe sono aumentate a dismisura e forse è meglio parlarne a quattr’occhi!

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Riguardo a questo nuovo percorso, beh, ho lasciato solo un anno fa i miei amici e le mie amiche di scuola, perciò mi mancano tantissimo e anche se ci siamo visti quest’estate, continuiamo e continueremo a vederci di sicuro, è brutto non poterci scherzare in classe, tornare a casa insieme e scambiarsi due paroline nei cambi dell’ora. Penso mi capiate, e spero che questi anni che passeremo insieme saranno indimenticabili. Mi dicono che non si può piacere a tutti e tutte e che non si va sempre d’accordo, però possiamo provarci, no?