Capita spesso di confonderli, e si tratta di un errore che in genere è poco tollerato perché è importante riconoscere la differenza tra il nome del predicato e il complemento predicativo del soggetto. In questo approfondimento cercheremo di fare chiarezza affinché possiate individuarli subito e con facilità durante l’analisi logica; troverete anche degli esercizi con soluzioni che vi permetteranno di ripetere quanto letto e prepararvi in vista di interrogazioni e verifiche. Veniamo subito al dunque.
- Differenza tra nome del predicato e complemento predicativo del soggetto;
- Frasi con complemento predicativo del soggetto: esempi per capire meglio;
- Esempi con nome del predicato: frasi per fare chiarezza;
- Nome del predicato e complemento predicativo del soggetto: esercizi con soluzioni.
Differenza tra nome del predicato e complemento predicativo del soggetto
Come distinguere il nome del predicato e il complemento predicativo del soggetto? Basta riflettere sui due concetti per venirne a capo, e ovviamente fare un po’ di esercizi. Non sottovalutate quest’ultimo consiglio: potreste anche aver compreso bene un argomento ma senza mettere in pratica quanto letto non è detto che il successo scolastico sia garantito; anzi. Passiamo ora alla teoria.
Nome del predicato
Il nome del predicato forma il predicato nominale con il verbo essere; questo significa che se nella frase c’è il verbo essere potrebbe comparire anche un nome del predicato. Facciamo subito un esempio: Marco è intuitivo. In questa frase è presente un predicato nominale, no? Il verbo essere è è infatti seguito da un aggettivo, intuitivo, e insieme ad esso forma il predicato nominale è intuitivo. Come si chiama l’aggettivo intuitivo in questo caso? Attributo? No: si chiama proprio nome del predicato, come vi abbiamo spiegato in questo approfondimento sul predicato nominale.
Ricordate quindi: se il verbo essere è seguito da un aggettivo questo aggettivo in analisi logica è definito nome del predicato. Non confondetevi con il semplice attributo.
Complemento predicativo
Vediamo ora il complemento predicativo del soggetto. Definiamo complemento predicativo del soggetto un aggettivo che 1. si riferisce al soggetto esprimendone una qualità 2. che completa un verbo.
Detta così, pare incomprensibile (o quasi) ma con questa frase vi sarà tutto più chiaro: Marco sembra intuitivo. L’aggettivo intuitivo a chi fa riferimento? Al soggetto Marco, giusto? Ne esprime infatti la qualità dell’intuizione. Prima condizione soddisfatta dunque. L’altra è che l’aggettivo, in questo caso intuitivo, deve completare il verbo. Il verbo è sembra: se non ci fosse l’aggettivo la frase Marco sembra vi parrebbe completa? Certamente no: come o cosa sembra Marco? Non si sa. Ecco perché intuitivo completa il verbo.
Se volete approfondire vi tornerà senz’altro utile questa guida sui complementi predicativi e sui verbi che in genere li accompagnano (sembrare infatti è solo uno dei tanti).
Frasi con complemento predicativo del soggetto: esempi per capire meglio
Le seguenti frasi con il complemento predicativo del soggetto hanno l’obiettivo di rendere più chiaro quanto detto finora. Veniamo al dunque.
- Gianna è considerata imbattibile;
- Il cane mi sembrava affamato;
- Michele è stato definito geniale;
- Non mi pare entusiasta (soggetto sottinteso);
- Traiano è considerato il migliore degli imperatori romani da alcuni storici.
Le frasi dovrebbero avervi chiarito le idee sul complemento predicativo del soggetto. Fate attenzione: è stato definito e è considerato non sono due verbi essere ma rispettivamente il verbo definire e il verbo considerare alla forma passiva.
Esempi con nome del predicato: frasi per fare chiarezza
I seguenti esempi con nome del predicato chiariranno ulteriormente la differenza rispetto al complemento predicativo su cui ci siamo soffermati prima.
- Alcuni studenti sono interessati all’iniziativa;
- Bruno sarà molto intransigente;
- Dalila era prontissima per l’esibizione;
- Kabir è bello e simpatico;
- Tua madre è sempre stata premurosa.
Fate attenzione: quando parliamo di verbo essere non facciamo riferimento solo a è accentata ma anche a tutte le altre forme che il verbo può assumere, come si nota del resto negli esempi (sono, sarà, era).
Nome del predicato e complemento predicativo del soggetto: esercizi con soluzioni
Provate a svolgere ora questi esercizi: nelle frasi che seguono dovrete stabilire se l’aggettivo ha la funzione di nome del predicato o complemento predicativo del soggetto (in alcune frasi potrebbero non esserci né l’uno né l’altro). Alla fine troverete anche le soluzioni.
- Fu in quel momento che sembrò a tutti pronto per la sfida;
- Gli studenti si sono comportati tutti bene;
- La macchina va velocissimo;
- La macchina sembra velocissima;
- Marco non è ancora sicuro del lavoro da presentare;
- Quella mattinata fu terribile;
- Tania è stata reputata adatta alla mansione;
- Tania non è adatta alla mansione;
- Vittorio, ti pare corretto il tuo comportamento?
- Zaida sarebbe stata più attenta se le avessero spiegato prima tutto.
Di seguito le soluzioni.
- Pronto è complemento predicativo del soggetto. Non è presente il verbo essere ma il verbo effettivo sembrare; il soggetto è sottinteso;
- Non sono presenti né il complemento predicativo né il nome del predicato: bene è un avverbio;
- Non sono presenti né il complemento predicativo né il nome del predicato: velocissimo è un aggettivo con funzione di avverbio;
- Velocissima è un complemento predicativo del soggetto; è presente il verbo effettivo sembrare;
- Sicuro è nome del predicato (è è copula);
- Terribile è nome del predicato (fu è copula);
- Adatta è complemento predicativo del soggetto;
- Adatta è nome del predicato (è è copula); la differenza rispetto alla frase 7. sta nel verbo, che in questo caso è essere.
- Corretto è complemento predicativo del soggetto (il soggetto è il comportamento);
- Più attenta è nome del predicato (sarebbe è copula).