Cisti fornaio è una novella del Decameron, l’opera più nota di Giovanni Boccaccio. In estrema sintesi e per introdurre il testo, il Decamerone è una raccolta di cento novelle scritta verso il 1350; queste ultime sono narrate da un gruppo di sette donne e tre uomini che per sfuggire alla peste nera hanno trovato rifugio fuori Firenze. Cisti fornaio è raccontata da Pampinea ed è la seconda novella della sesta giornata. Il tema sono le risposte argute e la regina è Elissa. Per studiare l’argomento la prima volta o ripetere in vista di interrogazioni e verifiche scritte vi tornerà senza dubbio utile questo riassunto breve con la divisione in sequenze, l’analisi e il commento di personaggi, temi e morale, figure retoriche.
- Cisti fornaio: riassunto breve di 10 righe;
- Divisione in sequenze Cisti fornaio: gli avvenimenti principali della novella;
- Cisti fornaio analisi e commento: personaggi e focalizzazione, morale e temi, figure retoriche
Cisti fornaio: riassunto breve di 10 righe
Quello che trovate qui di seguito è un riassunto breve di Cisti fornaio in 10 righe Word (non sono dieci righe esatte perché la sintesi non può spingersi troppo oltre per evitare di compromettere la comprensione e la corretta spiegazione del brano, ma su per giù la lunghezza è quella). Trovate indicati gli avvenimenti e gli eventi principali che poi saranno divisi in sequenze narrative nel paragrafo successivo. Veniamo al dunque.
Cisti è un fornaio che grazie al lavoro sodo e senza imbrogli è riuscito a guadagnare abbastanza denaro da poter acquistare un vino pregiato.
Convinto dell’eccellenza del vino, Cisti è deciso a farlo assaggiare a Messer Geri Spina, ambasciatore di papa Bonifacio VIII che passa ogni mattino davanti alla sua bottega. Dopo alcuni tentativi falliti il terzo giorno Cisti riesce a far avvicinare il Messere che, assaggiato il vino, ne rimane tanto colpito da decidere di organizzare una cena di nobili per farlo degustare anche a loro (e invitando anche Cisti che però rifiuta fermamente).
Geri invia un servo dal fornaio richiedendo una quantità di vino che permettesse a ogni commensale di bere almeno mezzo bicchiere ma l’uomo, desideroso di gustare personalmente parte della prelibata bevanda, porta con sé un fiasco molto grande. A questo punto Cisti, avendo intuito il piano del servo, chiede di comunicare a Geri che tale fiasco non è adatto per quel vino pregiato ma al massimo per prendere l’acqua nell’Arno.
Il nobile comprende la battuta di spirito e scopre il comportamento del servo, e alla fine decide di inviarlo da Cisti con un fiasco piccolo. La conclusione mostra un dialogo in cui Cisti confessa a Geri che non voleva essere avaro ma che un vino così buono non poteva esser bevuto dalla servitù; alla fine gli regala tutta la bevanda e i due diventano amici.
Divisione in sequenze Cisti fornaio: gli avvenimenti principali della novella
La seguente è una divisione in sequenze di Cisti fornaio che permette di comprendere come si svolge la vicenda e di svolgere con una certa facilità esercizi di vario genere sul testo:
- Presentazione del personaggio di Cisti e dell’acquisizione del vino pregiato;
- Decisione di Cisti di far assaggiare il vino a Messer Geri Spina;
- Falliscono i primi tentativi di Cisti;
- Tentativo riuscito, il terzo giorno, e ottenimento dell’approvazione del nobile;
- L’ambasciatore decide di organizzare una cena di nobili per far assaggiare anche a loro il prelibato vino;
- Viene inviato un servo a prelevare la bevanda ma volendo quest’ultimo assaggiarne una parte porta un fiasco molto grosso;
- Compresone il piano, Cisti rimanda il servo dall’ambasciatore con una battuta di spirito;
- L’ambasciatore, compreso il sotteso messaggio, manda nuovamente il servo con un fiasco più piccolo e Cisti gli dà tutto il vino necessario;
- Cisti dona tutto il vino a Messer Geri Spina e vi diventa amico.
Cisti fornaio analisi e commento: personaggi e focalizzazione, morale e temi, figure retoriche
A raccontare gli eventi è un narratore onnisciente che conosce bene i personaggi e i fatti che stanno per succedere: siamo in presenza dunque di una focalizzazione zero.
Dal punto di vista dei personaggi Cisti fornaio a differenza di altre novelle di Boccaccio non prevede la presenza di molte voci rispetto a quella del protagonista: a fianco al ben caratterizzato e sagace Cisti vi è solo una sorta di coprotagonsita, ovvero l’ambasciatore Geri Spina. Il servo, altro personaggio della novella, ha una funziona solo diegetica, cioè è usato per il proseguimento della vicenda.
Temi e morale di Cisti fornaio sono interessanti da osservare e analizzare: il testo infatti permette un confronto diretto tra diverse classi sociali e individui; più precisamente la novella illustra l’astuzia (non maligna) del personaggio povero e la bonarietà del nobile con uno scambio dei ruoli chiaro: ci si aspetterebbe che fosse il nobile quello astuto e non il contrario. Interessante è anche la risoluzione finale, con i gradini di classe che si livellano e con la nascita di un rapporto equilibrato tra due individui.
Dal punto di vista retorico Cisti fornaio risulta un racconto piuttosto lineare e piano nella narrazione. A fare da padrone nell’interesse stilistico, in questo caso, è la seconda parte della novella, in cui la sagacia del fornaio, espressa con scaltrezza, risulta particolarmente ilare e congeniale al lettore, che prende in simpatia Cisti e permette una maggior immersione nel testo.